Jaimie Alexander non indossa mutandine e vestito molto rivelatrice di Thor premiere

That's one way to get noticed...

L’attrice Thor ha rubato i riflettori in un pannello abito maxi pura che lascia molto poco all’immaginazione .
Attrice americana Jaimie Alexander veramente bene e ha rubato la scena alla premiere di Los Angeles di Thor : The Dark World nella notte di Martedì .

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La bella mora , che interpreta Sif nel blockbuster , ostentato la sua figura invidiabile in un vestito stretto nero sul tappeto rosso al El Capitan Theatre .

Beh , lei ha fatto un po ‘ più di ostentare se siamo onesti .

Ha praticamente rivelato il tutto tramite un full-length vedere – attraverso il pannello nella parte anteriore , che ha mostrato la sua scissione , ombelico e un bel po ‘ di gamba .

Ma piuttosto che concentrarsi su come stupefacente il suo corpo sembrava , tutto quello che riuscivo a pensare era : ” Che cosa succede se quel pannello sposta 1cm a sinistra ? ”

Poi l’attrice , che si descrive come un ninja professionista e la pizza mangiatore sul suo account di Twitter , si voltò e ha rivelato un altro pannello puro piano di lunghezza sul suo fondoschiena . Saucy .

Eravamo certi che ci sarebbe stata una sorta di malfunzionamento del guardaroba terribile con tutta quella carne in mostra .

Ma per fortuna , l’attrice è riuscita a mantenere il suo dignità per tutta la durata della manifestazione .

Che un modo per farsi notare , ey ?

Le celebrities più trasparenti dello star system

A Hollywood la “trasparenza” non è proprio una verità: lo sappiamo che le dive indossano spesso delle maschere. Ma a proposito di indossare, quel che pecca nel comportamento viene ricompensato nell’abbigliamento. Altro che vedo/non vedo!

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Il gioco del vedo/non vedo ha sempre stuzzicato il mondo della moda che ogni anno e in ogni stagione propone abiti in pizzo o con inserti in tulle trasparenti.Questo trend viaggia fortissimo sui red carpet hollywoodiani: molte infatti le star che per party, cerimonie e premiere cinematografiche hanno puntato e puntano su abiti eleganti certo, ma che lasciano ben poco spazio all’immaginazione.

http://www.invidia.it

Calcio e moda

Sono stata ospite della trasmissione radiofonica “Kiss Kiss Week End” condotta dallo speaker Stefano Piccirillo, abbiamo parlato di calcio e moda tutta al maschile.

Di Barbara Molinario

Ci siamo concentrati in particolare sui campioni d’Italia: la Juve. Come vestirebbeFashion News Magazine Buffon, Marchisio e Matri ? Ecco la risposta…

Gianluigi Buffon, mitico capitano della Juve, lo vedo bene associato ad un grande marchio come Missoni, una grande maison che ha fatto della maglieria e del colore un uso sempre innovativo e sperimentale, diventando un classico intramontabile. Purtroppo, da poco, si è spento il patriarca della MissoniOttavio Missoni, a 92 anni portati con grande coraggio e tenacia. Come accessorio un cappello Panama dellaBorsalino. Accessorio amato non solo dagli uomini, ma portato con grande successo anche dalle donne.

Claudio Marchisio ha il portamento giusto per sfoggiare le bellissime giacche di pelle della collezione Prada 2013, dai colori accesi. Non si passa di certo inosservati con le giacche color rosso vivo o giallo acceso disegnate da Miuccia Prada, da abbinare rigorosamente a colori scuri come pantaloni neri o jeans. L’accessorio immancabile? Una Oxford stringata.

Alessandro Matri ha il carisma per indossare la nuova collezione di Frankie Morellotutta dedicata all’architettura di Pierfrancesco Gigliotti. Colori verde, nero, grigio dalle fantasie geometriche folgoranti. Completi dal carattere forte e sicuro. Le giacche, stampate o completate da specchietti, possono essere abbinate a pantaloni dalle foggie più varie: dritti, alla turca, morbidi. L’accessorio? Lo zainetto dai particolari in legno.

La foto di Barbara Molinario, Direttore di Fashion News Magazine, è di Luca Latrofa.http://www.fashionnewsmagazine.com

CALCIO E MODA: Stop and go

La Adidas si è affidata al pluripremiato stilista giapponese Yohji Yamamoto, l’uomo dietro al brand adidas Y- 3, per creare un nuovo modello di scarpe da calcio ispirato alla cultura giapponese: le  adizero f50 Yohji Yamamoto in edizione limitata

La adizero f50 Yohji Yamamoto è l’ultima di una serie di scarpe da calcio in edizione speciale, come le Copa Mundial bianche e “The Enlightened pack”, calzature con tecnologia riflettente utilizzate nell’ultimo turno di UEFA Champions League.

Sulla parte anteriore delle adizero f50 Yohji Yamamoto è disegnata una coppia di leoni imperiali che, tradizionalmente, facevano da guardia agli imperatori giapponesi che vivevano su terreni sacri. Questo design è stato riproposto in un contesto a cavallo tra modernità e cultura giapponese legata alla fantascienza, creando una connessione spirituale tra il passato e il futuro. Il risultato è una linea inaspettata e originale che trae ispirazione dal mondo della moda e che si farà sicuramente notare sul campo di calcio.
La scarpa verrà utilizzata in questo wekeend da un ristretto gruppo di giocatori in tutto il mondo, fra gli altri David Alaba (Bayern Monaco), Lucas Moura (Paris Saint Germain) e in Italia Mauro Icardi (Inter).

   

Yohji Yamamoto ha dichiarato: “La mia ispirazione è una miscela di tradizione e cultura moderna e fantascientifica giapponese che, spero, dia ai giocatori armonia e maggiore fiducia per esprimere se stessi senza alcun timore. Le persone devono sentirsi libere di esprimere se stesse. Basta seguire il proprio istinto.”

Le f50 Yamamoto utilizzano la stessa tecnologia della gamma adizero: l’ingegneria di precisione ha giocato un ruolo fondamentale in ogni aspetto della progettazione e di sviluppo di una delle scarpe più leggere sul mercato (solo 165g).
Le 2.000 paia di adizero f50 Yohji Yamamoto saranno disponibili a livello mondiale da lunedi 28 ottobre presso un ristretto numero di rivenditori selezionati e su adidas.com/football.

http://www.ilcalcioillustrato.it

Pinterest e i brand del lusso nella moda: Chanel è il numero uno

Negli USA Pinterest è diventata un’importantissima piattaforma per i brand e i retailers, e sempre di più lo sta diventando per quelli che hanno anche un sito di e-commerce. Molte aziende infatti vedono che le conversioni e le quantità di ordini provenienti dal traffico generato da Pinterest sono sempre più in crescita, se comparati ad altri social networks come Facebook e Twitter. In Italia Pinterest sta acquisendo sempre più importanza per la promozione delle aziende e dei brands, quindi presto avremo molto probabilmente lo stesso tipo di scenario.

Un nuovo studio effettuato da Mashable, dimostra che su Pinterest, il social “visual” per eccellenza, Chanelè il brand del lusso più popolare in termini di pin e repins e visualizzazioni totali. La cosa è abbastanza particolare perchè Chanel non ha un proprio profilo su Pinterest e non ha nemmeno un sito di e-commerce ufficiale!

Lo studio condotto da Pivot Conferences e l’azienda di analisi Curalate, ha tenuto conto dell’attività organica (quindi i contenuti creati dai consumatori non quelli generati dai brand stessi) di 10 brand del fashion che generalmente si posizionano bene sui social media. Chanel si è rivelato il numero uno, con una media di 400 pins e più di 3600 repins al giorno da una varietà di fonti come Chanel.com, Tumblr e un famoso canale Youtube Chanelelleandblair.com.

Una particolarità… i 10 brands che lo studio ha analizzato hanno una consistente offerta di accessori (6 di loro vendono addirittura solo accessori); questo a significare che la maggioranza dei pin viene fatta su foto di scarpe e borse, che sono quindi immagini molto virali. Solo nel caso di Chanel però questo non è totalmente vero, poichè le maggiori immagini pinnate sono quelle di loro prodotti di bellezza, orologi e gioelleria.

Ecco l’infografica che spiega il tutto nel dettagli….

Questo studio deve fare riflettere sull’importanza crescente della comunicazione visual per i brands dove l’immagine è centrale… Chanel inoltre ci dà la “best practise” poichè riesce ad essere così desiderabile da essere irresistibilmente virale sui social networks, pur non essendo per nulla autoreferenziale. I brand del lusso possono trarre grandi vantaggi dal web 2.0 poiché, attraverso l’integrazione tra canali commerciali digitali e tradizionali, si crea un forte riconoscimento per la marca e una sensazione di maggiore familiarità tra brand e consumatore.

http://www.socialmargarita.it

Pinterest e la Moda

È un post abbastanza scontato, ma è comunque molto richiesto e per questo merita una certa attenzione, anche solo per fare chiarezza sull’aspetto della produttività derivante in sintesi dalla segmentazione degli accessi così come riportati su Google Analytics.

In poche parole quale è il vantaggio: primariamente mostrare su un Social Network gratuito (almeno per ora) le proprie collezioni dividendole per quelle che Pinterest chiama “Board“.

Qui bisogna fare un propedeutico passo indietro. Pinterest, cioè interessi “pinnati”, dove il pin per chi ha un po’ di posteriana memoria o per chi ricorda le “pin up” non sono altro che le “puntine” che servono per appendere qualcosa al muro, o nel nostro caso alla lavagna.

Ebbene si… immaginate quindi di creare una stanza virtuale più che una lavagna nella quale il vostro compito sarà quello di riempirla di poster.

La forza espressiva sta nel come questa viene riempita, si può fare un’accozzaglia, o si può dividere per temi.

 

Ecco perché la moda è il nostro panorama più apprezzato. In sostanza i nostri pin devono essere gradevoli prima di produttivi. Un’immagine bella darà nell’occhio e come tale verrà ripinnata, cioè condivisa.

Non a caso è divenuto così produttivo lavorare con gli abiti “ripinnabili”, che Pinterest ha da poco regalato una nuova categoria, cioè “wedding“, dedicata al mondo del wedding planning con particolare attenzione alla moda sposa.

 

E allora immaginiamo un catalogo di abiti, il più bello che ci sia – a gusto soggettivo (?) – e dovrò scegliere se usare l’abito nudo, un modello, o un modello in ambientazione. Questo è importante.

Facciamo un passo indietro. Su Pinterest la forza delle immagini nasce primariamente dagli hashtags – sia in termine di chiave che di aggregatori – quindi dovrò generare una didascalia che idealmente conduca all’interno della mia stanza.

Ma qui viene il bello. Cio’ che rappresenta per me un hashtags ideale perché fa parte di una lavagna che ho creato, potrebbe non combaciare con la lavagna dell’utente che “ripinna” la mia immagine.
Un esempio dozzinale, ma efficace:

Faccio un pin con una modella dai capelli rossi, che indossa un abito della nuova collezione 2013. Potrei creare una didascalia tipo: “Gonna scozzese e giubbino in finta pelle collezione moda ragazza 2013“.

Andando ad inserire hashtags (ad esempio) in questo modo:

#Gonna scozzese e #giubbino in finta pelle collezione #moda ragazza 2013“.

Bene… ci capita una ragazza che sta cercando una qualsiasi delle mie parole (non solo gli hashtags) e apprezzando l’immagine la ripinna, ma cambiando diametralmente il significato delle chiavi.

Il suo pin diventa: “Ragazza dai bellissimi #capellirossi“.

Ahia… io ho fatto un post per promuovere abiti usando chiavi e questa lo trasforma in un post che parla di capelli usando un aggregatore (per le differenze leggere “Utilizzare gli hashtags su Twitter”).
Cosa resta? Il link… e non è poco, perché comunque sia chi ci clicca entrerà sul mio sito, alla pagina con l’abito!

Stanno nascendo diversi sistemi per tracciare i post da Pinterest, ma per il momento dobbiamo “arrangiarci” usando il sistema UTM di Google Analytics.

Il codice da usare potrebbe essere questo:

 

utm_source=pinterest&utm_medium=pin&utm_term=gonna-giubbino-moda ->
&utm_content=ragazza&utm_campaign=moda2013

 

Dove la sorgente è Pinterest ed il mezzo il pin. Diamo risalto alle chiavi utilizzate mettendole tutte, il contenuto dell’annuncio è la ragazza e la campagna è moda2013.

Ovviamente potrebbe essere un sistema non conveniente per le vostre esigenze e quindi il consiglio è di configurare i vostri UTM usando l’URL builder.

 

L’inserimento dell’UTM è importantissimo, perché in questo modo andremo ad evidenziare l’accesso su Google Analytics, riuscendo quindi a segmentare il comportamento degli utenti.

Grazie a questo UTM sapremo come sta andando la nostra attività su Pinterest, quanto producono gli hashtags “gonna, giubbino e moda”, quanto influenza la ragazza e come funziona la campagna moda 2013.

Naturalmente bisogna ricordare di inserire sempre questi elementi scrivendoli nello stesso modo, per evitare che il sistema li legga come vettori diversi.

 

Non resta altro che sperimentare e facendo tesoro di questi piccoli e semplici consigli, iniziare ad inserire le prime collezioni. Buon lavoro.

http://www.blubit.it

 

Russell Westbrook vestito fashion

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Abbiamo fatto del nostro meglio per coprire aggressivamente NBA Stile qui al All blog sfera, il che significava, in particolare durante i playoff, vedendo numerosi giocatori entrano ed escono delle arene vestiti come se fossero in una sfilata di moda. Ma grande come la maggior parte dei ragazzi sembrava, solo pochi put in quel tipo di sforzo 24/7, indossando abiti che sono certi di far parlare al momento opportuno.
Per OKC guardia Russell Westbrook, che significa più o meno tutto il tempo. Ieri sera, per i Teen Choice Awards, Westbrook scoppiò un abito che prety molto sfida ogni descrizione. Mi limiterò a link ad esso qui e notare che quando Westbrook ha postato questa foto su Instagram ieri sera, è diventato subito un argomento di tendenza in tutto il mondo. Come Westbrook stesso ama dire, “Perché no?”

Da dove spuntano quei baffetti?


LORENZA CASTAGNERI

La T-shirt della collezione ”Life is a Joke” che riproduce Katy Perry con i baffetti tatuati sulle dita.

Su magliette, unghie, orecchini: nessuno sa che origine abbia
la nuova tendenza.
Una volta c’era la «skull fashion», e su magliette, borse e costumi da bagno campeggiavano teschi di ogni colore e dimensione, più o meno stilizzati, disegnati con fiori e cuori. E che dire dei bijoux? Orecchini, ciondoli, anelli, tutti a forma di teschio. La tendenza del momento. 

Che oggi, però, sembra essere stata soppiantata da un’altra moda. È quella dei baffetti. Sottili e arricciati all’insù, proprio come quelli di Poirot, sono onnipresenti nell’abbigliamento, negli accessori e persino nell’arredamento per la casa.
Insomma, dalla «skull fashion» si è passati alla «moustache fashion». Come questa abbia avuto origine, però, è difficile da capire. Sul web, i blogger sostengono che tutto sia partito dagli Stati Uniti e che la moda sia poi diventata globale grazie anche alla promozione offerta dalle «celebrities» che in occasioni ufficiali si sono presentate con un bel paio di baffetti. A partire dalla fashion victim per eccellenza: Katy Perry. 

Per altri, invece, il trend è nato con una finalità sociale. Il merito, in questo caso, sarebbe dell’associazione australiana Movember, impegnata nella lotta contro il cancro alla prostata. Qualche mese fa, l’ente ha invitato gli uomini a non tagliarsi i baffi per un mese e a condividere, poi, una propria foto con il nuovo look sul suo sito al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia.

Origini a parte, la moda spopola. Esistono siti che si dedicano all’e-commerce di oggetti marchiati «moustache»: gioielli, cover per cellulari, kit per manicure. E ancora: piatti, tazze e tappeti per la casa. E che dire del «fincherache»? Trattasi di un particolare tipo di tatuaggio che imprime i baffetti sulla parte esterna dell’indice. Poi si appoggia il dito tra il labbro e il naso ed è fatta, eccovi baffuti. Un gioco che ha contagiato tutti, da Barack Obama a Kate Moss, da Uma Thurman a Jacques Chirac, così ritratti, per gioco, nelle T-shirt della collezione «Life is a Joke» di Eleven Paris.

Moda e tecnologia con Style Star

di Luca Guido Zambrelli, AD Ideolo

Da due settimane e poco oltre abbiamo concluso il Festival di Cannes e già pensiamo a Venezia, ai contenuti degli eventi ed ai partner che selezioneremo per riportare in passerella moda e tecnologia. Marina Garzoni ed Andrey Golub stanno riprendendo fiato ed insieme ad Ideolo, Tecnomovie ed altri partner disegnano il prossimo evento. Ma cosa è successo a Cannes? Abbiamo deciso di raccontarlo all’Associazione Italiana Marketing, ringraziando Giandomenico e Carola.

Cannes, Cote d’Azur, prende il via il 63° Festival del cinema. Di fronte al Carlton, su una superficie di oltre 1000mq. ha vita lo Style Star Lounge. Uno spazio innovativo, su due piani, dove trovano un palcoscenico tecnologico importanti partner di Marina quali Microsoft Msn, Amg Mercedes, Mikros Image ed Rtt. Intorno ad essi si sviluppano i temi di moda e fashion sintetizzati in corti dove la creatività e l’innovazione portano il cinema ad interpretare, in pochi minuti, brand, valore, qualità e storia. La miscela di moda e tecnologia esprime i suoi potenziali portando gli autori a continue interviste, comparse e spesso spiegazioni. Perché moda e tecnologia, prima che ne parlasse con tutto questo entusiasmo Marina, in pochi avrebbero potuto immaginare che potesse assumere una forma ed una coesione tale. “…Cannes ha consolidato la nostra visione… moda e tecnologia sono una combinazione ricca di valore, nella quale emozione ed interattività potranno svolgere un ruolo determinante per il consumatore… abbandoniamo le nostre sicurezze per nuotare in un nuovo mondo dove offrire nuove e coinvolgenti esperienze.”.

Style Star è un progetto di Marina Garzoni, un’offerta innovativa per il mondo del fashion basata su sistemi e soluzioni interattive ed emozionali in grado di sviluppare l’esperienza dei clienti oltre i confini attuali. Al suo fianco, co fondatore e direttore tecnico, c’e’ Andrey Golub. Ideolo, Tecnomovie e altri partner supportano l’iniziativa sul fronte delle tecnologie video, content  e di Proximity. Il nuovo consumatore acquista, si informa e cerca pareri e motivazioni su internet. Il vecchio stile di vendita non gli è totalmente indifferente ma la sua interazione emotiva diventa sempre più determinante. Marina da parecchi anni insiste nel convincere e motivare il mercato Fashion affinchè si stimoli la ricerca ed il cambiamento ma la ricchezza del settore e della filiera per anni ha snobbato tecnologie e novità. “…serviva un brusco rallentamento…” – ed ora il web 2.0, le mobile applications, l’ecommerce ed il proximity marketing stanno diventando la chiave di un nuovo futuro dove il rapporto tra prodotto e consumatore sarà vissuto in una stretta modalità interattiva.

Style Star ricerca e innova questo nuovo legame tra consumatore e prodotto nel settore Fashion sviluppando soluzioni e servizi che mixano il mondo reale con il virtuale sfruttando le nuove frontiere della User Experience quali controller basati su motion capture, eye tracking e multi touch piuttosto che interfacce visuali sofisticate. Oggi tutto questo è concentrato sul processo di vendita, multicanale e interattivo. Un e-commerce dove le nuove tecnologie aiutano ad esplorare nuove forme di interattività andando oltre colori, modelli, disponibilità ed offerta.

Il marketing può aiutare le strategie aziendali perché abbandonino la politica del “massacro del prezzo” o del “prezzo alto perché di lusso”. Oggi è necessario portare “valore aggiunto” e se con Salmoraighi & Viganò prenoti gli occhiali a Milano e li ritiri a Torino sceso dal treno, nella moda, attraverso la tecnologia, è possibile far vivere nuove emozioni al consumatore, da casa fino allo store. Alla fine compriamo scarpe, vestiti ed accessori ma il modo con cui li raggiungiamo è diventato determinante.

La moda non basta più. Cerchiamo il nostro prodotto e costruiamo la nostra identità attraverso le forme ed i colori delle ispirazioni emotive. Siamo su internet e la tv non influenza più le nostre menti. Siamo la generazione digitale ed interattiva, touch, olfattiva e alla ricerca di emozioni. Attenti! Bruciamo tutto molto in fretta. Meglio che vi adattiate altrimenti caro Marketing Manager la tua vità sarà dura!

http://www.aism.org

Cinema e Moda,

 

Il confine fra i due è labile, sottilissimo. Moda e cinema si alimentano vicendevolmente, creando così stili di vita, fenomeni di costume, vere e proprie tendenze.
Quindi a volte è perfino difficile capire chi ha influenzato prima l’altro: della serie domande impossibili. Alcuni esempi.
Film come i Blues Brothers o anche Top Gun: entrambe le pellicole hanno reso dei veri e propri must alcuni occhiali da sole.

 

Per non parlare di American Gigolò, Colazione da Tiffany, Prêt-à-porter, Zoolander e tanti altri ancora.

Altro esempio tutto al femminile? Negli anni ’80, chi non ricorda la pellicola adolescenziale Pretty in Pink?
Adoravo questo film e inevitabilmente anche la protagonista.


Capelli rossi e sempre di rosa vestita (aveva anche la macchina di questo fantastico colore), all’occorrenza tirava fuori dall’armadio cappelli e scarpe maschili. All’epoca faceva scuola e, rivista anche adesso, potrebbe essere una perfetta fashion blogger.

In onore del perfetto connubio Moda/Cinema, eccovi quindi una top five, una Best of, di alcuni negozi di moda che seguono le tendenze, ma nello stesso tempo le creano.
Boutique dove trovare pezzi intramontabili si, ma anche originali e unici, su misura.
Posti dove il riferimento al cinema, è vivo anche solo in un tubino nero. O addirittura nella scelta del nome della propria attività.

  • Moi Je Joue: negozio che offre una scelta molto interessante anche negli accessori. Il nome è omaggio alla canzone cantata dalla divina Brigitte Bardot. Si trova in Via Niccolini;
  • A piedi nudi nel parco: troverete abbigliamento assolutamente ricercato in uno spazio strepitoso e suggestivo. In via Del Proconsolo;
  • Amo Romeo: in via Verdi, negozio che propone pezzi di abbigliamento unici, all’avanguardia e con materiali ricercatissimi;
  • Be Natural: propone scelte di moda streetwear, ecosostenibile e di alta qualita’ sartoriale, in Borgo La Croce;
  • Midinette: in Piazza Della Stazione, vero e proprio laboratorio di sartoria dove la fanno da padrone abiti unici dallo stile retrò.

http://www.teladoiofirenze.it